"Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza." J.W. Goethe
"Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza." J.W. Goethe
"Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza." J.W. Goethe
"Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza." J.W. Goethe
"Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza." J.W. Goethe
"Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza." J.W. Goethe
"Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza." J.W. Goethe
"Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza." J.W. Goethe
"Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza." J.W. Goethe
"Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza." J.W. Goethe
Nella società contemporanea complessa e in continua evoluzione, sembra normale non sentirsi all’altezza e inadeguati.
Le delusioni, le insicurezze e le insoddisfazioni che ne derivano portano a un forte senso di malessere. Ci si può ritrovare in difficoltà con i nostri pensieri e le nostre fantasie interne, nei rapporti con gli altri, nei rapporti con l’ambiente.
Il disagio esistenziale è una sensazione che capita nella vita di molte persone, non risparmia nessuno, sebbene possa colpire soprattutto chi sente di non aver realizzato ciò che davvero desiderava nella vita.
Di solito è un passaggio tra due fasi della nostra esistenza, dall’adolescenza alla maturità, in cui si verifica una difficile presa di coscienza che certi sogni e desideri non si sono realizzati. La vita è fatta di scelte più o meno consapevoli, che poi contribuiscono al nostro destino.
L’assunzione di responsabilità è la base per cambiare, lo sfuggire a questo genera malessere, la consapevolezza in fondo di scegliere di non decidere. In tutto questo ci si sente molto soli, a disagio, uno stato dal quale si vorrebbe uscire. Anche la quantità di scelte possibili può produrre difficoltà e ansia.
Il senso della vita passa attraverso esperienze e percorsi spesso sofferti.
Il disagio esistenziale molte volte è dovuto alle memorie e ai condizionamenti da superare, alla difficoltà di vivere in una realtà governata dagli interessi dei grandi gruppi di potere. C’è la necessità di recuperare la persona, valorizzandone la soggettività, riducendo le disuguaglianze e promuovendo il riconoscimento delle differenze. Comunque il disagio, se ben compreso e accettato, può anche essere fonte di stimolo alla conoscenza di sé e al miglioramento continuo nel rapporto con gli altri e nella comunicazione.
Vi sono degli eventi della vita in cui è necessario staccarsi dalle proprie certezze, dalla propria realtà e aprirsi al cambiamento.
Questo può portare a un senso di smarrimento, ma quella nuova consapevolezza di sè sarà come un fuoco, una fiducia che permetterà di avanzare nel proprio cammino, valorizzando e utilizzando capacità e abilità che erano già dentro di noi, ma di cui non eravamo consapevoli, facendole diventare eccellenze della propria vita.